Immediato, realizzo.

Maggio 31, 2016

E’ una cosa incredibile, la sensazione di fondo è sempre la stessa e le motivazioni le più disparate, mutevoli, entropiche nel loro essere così dannatamente sfuggenti, illusorie.

Qualunque sia l’attività in cui mi dedichi non riesco mai a metterci tutto me stesso, per quanto mi impegni la sensazione è costante: mentre mi trovo impegnato nel fare sento di perdermi importanti frazioni d’esistenza altrove. Non sono mai dove vorrei. Non ottengo mai l’effetto sperato e anche quando raggiungo un obiettivo questo non genera in me le emozioni sperate.

La domanda è una sola: è, è sempre stato e sarà sempre così riassumendo questo aspetto dell’esistenza in condizione umana, oppure quanto sperimento è una possibile conseguenza del non aver ancora individuato la mia strada?

Oppure ancora non si tratta di non aver individuato la mia strada, ma di non avere la forza per sceglierne una e portarla avanti.

Esatto, la forza… La forza che nasce dalla responsabilità di scegliere.

Vivo nel perenne e costante dubbio. Non so nemmeno di cosa, ma il dubbio rimane. Sono in dubbio persino su quel che dubito!

Percepisco sensibilmente in me una presenza propellente di un potenziale ineffabile, ricco di amore e desiderio di mostrarsi ed esprimere se stesso, a lui (lei?) non importa come, l’importante è che sia.

E’ una trappola!

La parte più viva, vera e presente in me non ha alcun interesse nei riguardi del come e del cosa.. Non mi è quindi possibile stabilire in alcun modo una preferenza su un aspetto o un altro della vita. Come posso scegliere cosa fare, in cosa dedicarmi, come esprimere me stesso attraverso il mio operato se, di fondo, non è importante cosa e come?

 

Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo

Tyler Durden – Fight Club

 

Mi ritrovo abbastanza in queste parole e fino al giorno in cui non riuscirò a divenire me stesso, farò parte anche io del club.

Vivo solo se…

ottobre 28, 2015

“Volo solo se radicato a terra.”

Vivere in pienezza significa
vivere la materia
in uno stato di perenne veglia spirituale.

Tu, me … io, te.

ottobre 6, 2015

Piango, ristagno e non va, non va.

Non c’è nulla tra noi eppure io son te e tu me,
inesorabilmente concavo nel tuo bel fare,
distinto, rivolto, risoluto,
vivo, vero, neutro,
pulsante,
energico.

Mi seppellirai e lo sai, lo sento addosso nel tuo sguardo, lo sai.

Chiedo perdono, mi prego, perdonati.

Contingente criminale

settembre 30, 2015

Come comma canto candore,
candeggio colui che contrasta cotanta calvizia
corroboranti caparbietà capienti.

 

Così chi canticchia calunnie
costante corregge costanti cesellate,
coadiuva canaglie,
corormpe comizi.

 

Chi compie corbellerie commette cirrosi,
cui ceppi circoncisi congiunti
costringono Condor costipati con cerniere coanali!

 
Come cacciarli?

 
Come colori … cancellandoli.

Quandunque

luglio 1, 2015

Con arguzia folleggio, m’incaglio e rinsavio la facinorosa ed errante catabolistica via.
Così espleto ogni mio orgoglio con costanza e distinto rinsaldo fumante l’istinto bucolico.

Corro, volo, inciampo e risalgo,
m’affanno, correggo, risalgo
e infine amo,
amo …
in fine amo.

E’ salubre e m’inebria d’ogni me, in ogni dove, di ogni perché.
M’incendia il furore cotanto che ansante soppressi cobalto e basalto,
quandunque volessi o potessi,
potrei e vorrei …
oh se vorrei.

E la voglio,
con me,
per me,
ahimè.

Dal cuore alle ossa

giugno 26, 2015

Col mare.

Su di in un precipizio nodoso
solfeggio costante il risucchio corale
e danzando sospingo ogni anfratto ridotto allo sfratto,
controllato da scorci d’illusa memoria
e fantocci impregnati d’ignavia.

Sono solo… e lo sai!

Fintanto che ancora, vivendo in un sogno,
trovassi anche solo uno spiraglio d’ardita memoria,
vorrei che morisse e mai più non tornasse
quel calice riverso ricolmo d’inezie,
bagliori offuscati di tarli succinti al fervore dell’ombra lasciata dal sole.

E quindi per ore t’abbraccio,
noncurante di me t’accarezzo,
cosciente di te io mi amo e d’ardore ti amo
per quanto si possa,
dal cuore alle ossa…

E spero qui con me d’essere gioia tua,
immacolata bellezza,
splendente in te nei tuoi riflessi
colmare ogni solco dei miei infiniti, inutili eccessi.

estinto

ottobre 1, 2014

non lo so,
non lo so.

non ho idea,
non mi sento più.

vuoto.
soltanto il frastuono del nulla.

non esisto più,
è rimasto solo l’involucro.

mi sento estinto,
estinto.

se solo..

marzo 21, 2014

ed ora sfiora, coraggio ardi .. che cos’aspetti ?

saranno vegliarde, eppure mai stanche, parole non dette in fecondi e pulsanti frastuoni rigonfi di noia.

giostrare il rancore, nulla rispetto all’amore!

un amore distorto, corroso, stremato.

mangiato da un frutto curioso, delineato su appigli vissuti, striscianti segni di orgogli furiosi.

no, non è questo, non puoi crederlo e lo sai:
quandunque allora volessi, soltanto anche solo per gioco, mostrarti il candore di come un sospiro respira per anni attorcigliato in se stesso come morente eppur vivo e raggiante.

se solo potessi, se solo volessi, se solo ascoltassi.

?

agosto 14, 2013

corroborante

asettico

insostituibile.

 

 

rivoglio me con tutto me stesso,

 

troppa sofferenza a questo mondo.

adieu mon amì

novembre 3, 2011

grazie dei bei 115708728 secondi (ca.) passati assieme …… !